Pittore per Caso - Patrizio Proietti Toppi

PATRIZIO PROIETTI TOPPI
Proietti Toppi Luca -3921714196
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Pittore per Caso

Pittore per caso
Dedicato a Giulio e Michele, i miei figli, ragazzi dal cuore d'oro





La storia di questo artista è  veramente casuale e nella sua semplicità interessante per conoscerla. Nato a Solopaca una cittadina in provincia di Benevento nel 1937, Biagio Pirolo all'età di quindici anni emigrò, recandosi prima a Napoli poi a Latina ed infine a Roma, il suo mestiere era il barbiere attività che svolse fini all'età di venticinque anni con impegno e sacrificio finchè un giorno conobbe un noto personaggio che gli offrì la possibilità di partecipare per un impiego alle Poste, dove fu assunto con le mansioni di portalettere all'ufficio principale di Torpignattara.
In seguito convolò a nozze con la piccola e dolce moglie Paola e dalla loro unione nacquero due meravigliosi figli maschi (Michele e Giulio) che portaronotanta felicità ai due sposi  innamorati. Presentare un pittore come Pirolo Biagio non è facile poichè lo stesso è il ritratto della purezza e della semplicità e tutto questo risalta prepotentemente con dolcezza dai toni che usa in ogni suo dipinto e nel descriverlo si potrebbe correre il rischio di essere retorici ed per questo che l'ho definito un puro ed umile artista senza nulla togliere al valore pittorico che lui esprime. Premesso ciò, ecco come inizia la storia del "pittore per caso" raccontataci dallo stesso artista. Un giorno del lontano 1965 mentre svolgevo il mio servizio quotidiano di portalettere recapitai unaraccomandata ad un certo sig.Fonseca che dovendo apporre la sua firma sul libretto postale mi fece entrare nel suo giardino, mentre lo stesso apponeva la firma per la raccomandata con stupore notai che stava dipingendo un paesaggio su una tela posta sul cavalletto.Tutto ciò mi colpì a tal punto che incomincio a fare mille domande sulla pittura e come lui era diventato pittore, questo mio interessamento lo fecero sorrideree distogliere dalla tela e rispondere alle mie domande con simpatia e l'arguzia di un vecchitto vissuto. Mi disse che lui era nato artista e che i suoi avi eranotutti artisti facendomi capire che nessuno diventa artista se non dalla nascita. E mentre io ascoltavo incantato questo vecchietto la mia mente incominciava a fantasticare e i miei occhi si fermarono su una piccola tela dove era appena abbozzato un paesaggio, ero talmente preso da quella atmosfera che non sarei mai andato via se il mio dovere di portalettere non mi richiamava, ma prima di andarmene feci un ultima domanda e chiesi dove si poteva comprare il materiale per dipingere, lui divertito mi indicò un negozio in via dei Faggi aggiungendomi affettuosamente di lasciar perdere e continuare nel lavoro che sapevo fare quasi a volermi scoraggiare, ma io subito risposi che il mio interessamento era per un' altra persona cioè mio figlio Michele, a quel punto lui capì che quella piccola tela abbozzata mi aveva colpito e me la regalò salutandomi con affettuosità .
Alla fine del mio turno di servizio, prima di ritornare a casa ancora frastornato da quell'incontro, come trascinato da una forza nascosta mi trovai in un negozio di arte pittorica dove su indicazione della proprietaria comprai l'occorrente per dipingere. Recatomi a casa esortai mio figlio Michele che era molto bravo in disegno a continuare quel dipinto abbozzato con la propria fantasia di colori, e lui con molta diligenza e buona volontà incominciò a dipingere, fino a quando non si trovò in difficoltà ,  combinando un pastrocchio che mi mandò su tutte le furie, mio figlio infastidito dal mio rimprovero non volle più dipingere buttando via i pennelli, ed io ancora più arrabiato dissi che quel dipinto lo avrei finito io, provocando una ironica e sonora risata di mia moglie.
Il giorno seguente con tutta la famiglia mi recai fuori Roma(lariano) per un fine settimana nella casetta in campagna; e fu li che incominciai a dipingere quella tela, raccomandando a mia moglie di non essere disturbato. A tarda sera terminai quel quadro apponendo con orgoglio la mia firma tra lo stupore dei miei familiari; al rientro a Roma con somma soddisfazione collocai  il quadro alla parete principale di casa. Erano trascorsi una decina di giorni dalla realizzazione del dipinto che capitò a farmi visita un mio amico il quale colpito dal quadro mi chiese dove lo avevo comprato e quanto lo avevo pagato, proponendomi di comprarlo lui al doppio del prezzo pagato da me. Io per un pò stetti al gioco ma alla fine gli dissi  la verità e lui incredulo e allibito comunque lo acquistò. Subito dopo con la somma della vendita del quadro mi recai in via dei Faggi a spendere tutto per acquistare icolori, pennelli, tavolozza e cavalletto tra lo stupore della proprietaria del negozio, la quale in seguito divenne per un periodo la mia consulente tecnica per la scelta dei colori. Così incominciai a dipingere e da quel momento il tempo fu sempre inesauribile poichè passavo le giornate intere con i pennelli, tavolozza e tela immerso in una dimensione nuova che mi assaliva nel profondo dell'anima facendomi apparire le giornate intere come pochi minuti. Dopo la realizzazione di alcuni quadri, ci fu l'interessamento di alcuni acquirenti che acquistarono le mie tele, così, da allora incominciai a vendere tutti i miei dipinti fino a che grazie ad un estimatore fui invitato in molte città d'Italia a mostrare i miei quadri, e a organizzare una mostra personale al mio paese natio, dove ebbi un gran successo e consensi inaspettati dagli addetti ai lavori e dai miei concittadini.
Ho raccontato questa storia modesta e semplice dettata dal cuore con entusiasmo e verità , affinchè possa essere per chi la legge seppure nella sua banalità un messaggio per tutti coloro che in questa società priva di valori a volte perdono l'entusiasmo di vivere.<<La volontà e la passione nel realizzare idee ed opere fanno vivere in armonia la mente con lo spirito>>.
Biagio Pirolo
Attualmente, il maestro Biagio Pirolo, espone le sue meravigliose tele presso il delizioso ed accogliente  Teatro Delle Muse a Roma, sito in via Forlì.Opere talmente apprezzate che si possono ammirare anche presso il ristorante "dai Toscani", sempre in via Forlì.

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